Carlo e Licia

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mercoledì 19 aprile 2017

{bacheca} Non sia mai troppo tardi



La sovrastante vignetta del celebre Laurie è degli inizi degli anni Novanta. L'acume premonitorio dell'artista non ha bisogno di commenti attuali (2017).
Possiamo e dobbiamo auspicare che l'arma di sterminio dell' uomo e dell'ecosistema terreste sia neutralizzata preventivamente e al più presto. Perché ciò sia efficace e giusto, occorre la volontà di tutte le potenze democratiche e dittatoriali di disarmare il folle, assurdo regime totalitario che in quasi settant'anni ha – purtroppo – certamente irretito, “lavato il cervello”, schiavizzato gran parte di un popolo da allora privato h
di informazioni e di contatti esterni.
Ricordiamoci, si ricordino “ i potenti” della Terra soprattutto, di Monaco 1938 e delle funeste conseguenze derivate dall'aver “calato le brache” sperando di scamparla!
Se i "sacri egoismi" reciproci di democrazie sempre più divise e di dittature sempre più totalitarie non riusciranno a fermare l'escalation finale e fatale vivremo tutti nella permanente consapevolezza che l'unica incertezza è: quandoNel frattempo non è (e non sia) di nessuna consolazione condividere l'amara riflessione che di recente conclude una
lucida catastrofica analisi del filosofo francese Michael Onphray: "...i popoli che appoggiano Donald Trump, Vladimir Putin, Recep Erdogan, Abou-Bakr Al-Baghdadi pensando che da loro otterranno onore e risarcimento, dignità e potenza, si sbagliano. Non riceveranno niente di diverso da ciò che i popoli ricevono da che mondo è mondo: lacrime, sudore e sangue".
Su questo macabro argomento mi sembra opportuno ricordare il testo del Manifesto che il 9 luglio 1955 fu indirizzato al mondo dei potenti e degli umili da alcuni dei più grandi scienziati che da sempre siano nati e vissuti sul nostro globo.
Anche questo accorato e consapevole appello non fu ascoltato, neppure evidentemente indusse i detentori del potere e della tecnica a desistere e a cercare soluzioni per eludere la inevitabile disintegrazione del pianeta. 
Siamo certi che riproporre questa inesorabile testimonianza dopo 62 anni non avrà nessun riscontro visibile. Sia almeno oggetto di meditazione e di stimolo ad agire contro il nucleare con tutta la determinazione e con tutti i mezzi di cui possiamo disporre.
    F.R.

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