Carlo e Licia

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giovedì 9 marzo 2017

{bacheca} IpoPolitica

Questo mio montaggio, pubblicato nel n.21, 1995 di “SeleArte”, non è qualunquista perché si riferisce ad un periodo storico in cui gran parte della classe politica e dei partiti tradizionali furono effettivamente travolti e spazzati via dallo sdegno popolare e dall'ordinaria amministrazione della Giusizia. Solo di lì a poco i lividi eredi degli epurati coniarono la nuova accezione del termine “Giustizionalista”, volendo così indicare una presunta volontà punitiva degli organi di giustizia, che – invece  non facevano che applicare ( a volte finalmente!) le norme di leggi vigenti.
Oggi questa vignetta è di nuovo d'attualità pervasiva ed incontestabile.  Siamo ancora una

volta a constatare sgomenti la corruzione morale della classe politica, la quale nella più irresponsabile e cinica strumentalizzazione tende soltanto all'acquisizione del consenso al fine di un “potere” logoro e, salvo il rubabile, inconsistente negli effettivi gangli che costituiscono le basi della società dei cittadini. Troppi dei quali accettano “di buon grado” di essere sempre più famuli da premiare con “bonus” selettivi sottratti alle reali necessità del consorzio umano che costituisce la nazione Italia. “Mala tempora currunt”, come sempre: però oggi con lo sfacelo prossimo dell'Europa, si apre un periodo imperscrutabile, assimilabile al dopo “Sarajevo 1914” e “Monaco 1938”.
Facciamo i debiti scongiuri.
F.R.



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