Carlo e Licia

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domenica 3 luglio 2022

Guerra in Ucraina e altrove, 2022. "I disastri della guerra" di Goya: "Niente assolve una guerra, neanche difendersi".

Intendevo postare le magnifiche e tragiche incisioni di Goya in occasione dei Cento Giorni dall'invasione, insensata risposta e evidenti provocazioni ucraine e NATO, scatenata dall'ingiustificabile autocrata russo Putin. I motivi che mi hanno portato alla sospensione del nostro blog, hanno colto il post ancora in fase di menabò (cioè in progettazione e allestimento dei materiali da utilizzare). Essendo la scannerizzazione delle tavole incise ancora da iniziare, il post previso è stato sospeso.

Vale la pena di ricordare che quella in Ucraina è una guerra che ci riguarda direttamente nel pro e nel contro, però in questo piccolo globo ruotante

nello spazio e intorno al sole che è la Terra sono in corso più di un centinaio di guerre vere e proprie, civili (cioè interne a Stati) e di aggressione. Questi conflitti non sono meno spietati e ignobili di quello in corso in Ucraina, né meno coinvolgenti interessi imperialistici di chi si crede padrone dell'universo.

L'insensata efferatezza di questo conflitto rievoca i Disastri della Guerra incisi da Goya. Il risvolto di copertina del libro sottocitato sottolinea la necessità di diffondere ancora una volta l'eccezionale corpus del grande artista spagnolo già in età avanzata.

Alcuni disegni e incisioni di Goya sono celeberrimi, soprattutto noto e citato è "Il sonno della ragione genera mostri". Questa notorietà dell'artista è legittimata, oltre che dalla qualità espressiva, dall'impatto universale dei suoi messaggi. Tra queste opere di Goya vanno a pieno titolo annoverate anche le incisioni dei Disastri della guerra: sono state realizzate 82 incisioni in fogli singoli, più alcune non finite compiutamente. Di molte di esse esistono anche sanguigne monocrome, talora meno leggibili perché evidentemente preparatorie.

Paolo Lecaldano, gentiluomo napoletano, critico d'arte e grande manager editoriale, una volta allontanato ingiustificatamente dalla Rizzoli agli inizi degli anni Settanta, essendo di formazione storico dell'arte si dedicò agli studi dando alle stampe diverse pregevoli monografie. Nel 1975 per Mondadori pubblicò il bellissimo volume I disastri della Guerra di Goya, mostrando – credo per la prima volta – l'intero corpus delle incisioni,

corredato delle relative sanguigne. Da quel libro di quasi mezzo secolo fa, traggo dal complesso testo l'importante e appassionato capitolo I disastri della guerra, analizzati puntualmente nella loro cronistoria con l'amara partecipazione di un intellettuale che vede riflesse magnificamente tutte le insensate, feroci violenze della guerra: cosa che per uno spirito libero è sofferenza e vergogna nei confronti dell'umanità ferina che alberga in tutte le menti che non abbiano una solida propria costruzione morale.

La conclusione del saggio di Lecaldano, negli ultimi due paragrafi, dimostrando i principi morali di Goya, si adatta a tutte le guerre e nelle circostanze della nostra attualità l'ultima riga del saggio può essere assunta come epigrafe dell'assurda guerra in Ucraina: "Nulla, egli attesta [Goya], assolve una guerra, neanche il difendersi dalla guerra".

F.R. (12 maggio 2022)


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