Carlo e Licia

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sabato 16 novembre 2024

"selearte", II s., n.7, in "Critica d'Arte", n.88, agosto1967.

 


Precedenti:

1. "selearte", II s., n.1, in "Critica d'Arte", n.78, maggio 1966. (29 giugno 2024)

2. "selearte", II s., n.2, in "Critica d'Arte", n.78, maggio 1966. (30 giugno 2024)

3. "seleArte", II s., n.3, in "Critica d'Arte", n.78, maggio 1966. (30 agosto 2024)

4. “seleArte”, II s., n.4, in “Critica d'Arte”, n.81, sett. 1966. (10 settembre 2024)

5. "seleArte", II s., n.5, in "Critica d'Arte", n.85 marzo 1967.

6. "seleArte", II s., n.6, in "Critica d'Arte", n.86, aprile 1967.


Sommario


1 mostre musei gallerie – Museo di San Paolo, 1; Art nouveau, 2 (A. Beardlsey al Victoria & Albert Museum, lavori giovanili editi da Gallery of Modern Art; J.S. Taylor, Art nouveau book in Britain); Giacomo Quarenghi, 2-3; Per Firenze, 3-4 (Arte italiana ai Musei Reali del Belgio; Manifestazione del CRIA a New York); Disegni, 5-6 (L. Goldscheider: Michelangelo Drawings; P. Pouncey, Lotto disegnatore; F. Stampfle – J. Bean, The 17th Century in Italy, dalle collezioni di New York; A. Schmitt, Disegni del Pisanello a Venezia; B. Degenhart, disegni dal Codice Resta a Monaco; A. Bettagno, Cat. Di una coll. Veneziana del Settecento; Cento disegni napoletani agli Uffizi a c. W. Vitzthum).


7 biblioteca – M.J. Friedlaender, I° vol di “Early Netherlandish Painting: I van Eyck, Petrus Christus”, 7-8; Fiamminghi primitivi a Bruges di J.P. Sasson, 8; Cat. Di G. Marlier e J. Gudiol su arte europea nel Museo della Bob Jones University di Greenville, 8-9; G. Marlier, “Pierre Coeck d'Alost”, 9-10; V. Dene, Cat. 23 arazzi fiamminghi nel Museo di Bucarest, 10; L. Puppi, “Francesco Verla pittore” e la collana ideata da Riccardo Maroni, 10; C.G. Bulgari “Argentieri, gemmai e orafi – Lazio-Umbria”, 11; H. Brunner, “Vecchi argenti europei”, 11; Edizioni Dover: N.J. Bienenstock, “Mobili Chippendale”, 11-12; E.G. Miller jr, “American antique Furniture”, 12; J. Plath, “The Decorative Arts of Sweden”, 12; N. Gabrielli. “Museo dell'Arredamento a Stupinigi”, 12; Libri ricevuti, 12.


13 il collezionista – attr. L. Cranach, T. Stimmer, J.S. Davis, Iran sec. V, 13; Cézanne, Picasso, 14; Morandi, De Chirico, Rosai, Ernst, Sironi, Campigli, 15; attr. Lorenzo di Niccolò, frammento attr. Durer, J. De Beaumetz, Bernardo Daddi.


Addendum (1 luglio 2024) – Nota redazionale. Da “seleArte”, n.7 (lug.-ago. 1953): Pier Maria Bardi “Un museo in Brasile”; da “seleArte”, n.9 (nov.-dic. 1953): Museo di S. Paulo a Parigi”; da “seleArte”, n.13 (lug.-ago. 1963): “Ancora Museo di San Paulo”; da “seleArte”, III s., n.13 (apr.-giu. 1987): Roberto Carvalho de Magalhaes: “Il Museo di San Paolo ha quarant'anni”. Il Museo e le sue opere (12 ill.).


Addendum – 1 luglio 2024: Museo di San Paolo del Brasile. Il progetto, la costruzione e la contemporanea acquisizione di prestigiose opere d'arte antiche e moderne di questo Museo sono state una delle imprese culturali più ragguardevoli del dopoguerra 1939-45.

I coniugi Bardi coadiuvarono l'iniziativa del mecenate Assis de Chateubriand: Pier Maria Bardi con la vasta e qualificata esperienza in Italia di gallerista ed organizzatore culturale, Lina Bo con la progettazione e realizzazione dello straordinario edificio sede del Museo, che la rese quello che oggi si definisce Archistar.

Ovviamente Carlo L. Ragghianti non poteva ignorare un originale caso di realizzazione così in sintonia con I propri progetti e le proprie intenzioni operative in Italia, dove imperava un clima generalmente di fatto conformista ed autoritario. Tanto che C.L.R. per certi versi fu apprezzatore del Conte Cini, nonostante le profondissime divergenze metodologiche ed ideali. Ciò perché la Fondazione Cini di Venezia ebbe ed ha strutture e risorse praticamente uniche nel nostro paese.

In “SeleArte”, II serie (1952-1966), oltre al contributo di Pier Maria Bardi (n.7, lug.-ago. 1953) già nel primo fascicolo dell'anno precedente a p.76 si dava notizia della preparazione di una Mostra del Seicento italiano a San Paolo, dopo aver esposto artisti quali Le Corbusier, Max Bill, Ernesto De Fiori, Morandi.

Nel n.4 (gen.-feb. 1953) a p.79 si dà notizia de “Les Baigneuses”, 1876, di Edouard Manet. Nel n.5 (mar.-apr. 1953) a p. 46 si informa dell'acquisto del “S. Girolamo nell'Eremo rupestre”, opera già attribuita a Mantegna e a Marco Zoppo. A p.61 con 2 illustrazioni si ricorda la mostra di Saul Steinberg, “ben noto in Italia dove ha lavorato fino al 1939”.

Nella “corrispondenza” di “SeleArte” vol. n.8 (sett.-ott. 1953) l'allora noto scrittore e viaggiatore Vittorio G. Rossi scrive una lettera cui C.L.R. risponde:



Sempre su “seleArte” n.9 (nov.-dic. 1953) si sottolinea la circostanza per la quale – con le risorse destinate a questo nuovo Museo – cosa si potrebbe fare in Italia per suscitare una partecipazione di mecenatismo “diffuso” analoga se non uguale, nell'ambito della trasferta antologica del Museo di San Paolo a Parigi (Musée de l'Orangerie). Segue l'elencazione e la disanima di molti dei capolavori esposti.

Conclude questa rassegna l'articolo Il Museo di San Paolo ha quarant'anni, scritto da Roberto Carvalho de Magalhaes, studioso già allievo dell'Università Internazionale dell'Arte, pubblicato in “seleArte”, III s., n.13 (apr.-giu. 1987).

Ragghianti conobbe Bardi attorno alla metà degli anni Trenta, dopo la liberazione nel 1945 si incontrarono varie volte a Roma quanto C.L.R. era Sottosegretario di Stato con la delega Belle Arti, Spettacolo, Turismo. In seguito ebbero contatti attraverso lo Studio di Storia dell'Arte di Palazzo Strozzi per seguire la costruzione del Museo di San Paolo.

In una rimpatriata dal Brasile, i coniugi Bardi vennero a Firenze, dove in Viale Lavagnini 17 incontrarono un pomeriggio i Ragghianti nella loro abitazione. Rosetta (7/8 anni) ed io (10/11) per l'occasione agghindati fummo presentati agli ospiti. Rimanemmo nello studio di nostra madre assistendo a gran parte dell'incontro con gli illustri ospiti. Naturalmente ricordo soltanto alcuni flash del clima cordiale e dell'esuberanza dell'opulenta arch. Bo, imperversante sul suo edificando Museo. Il fatto che una donna architetto potesse essere così importante impressionò tantissimo mia sorella, tanto che ritengo che questo incontro non sia estraneo alla sua vocazione per l'architettura, palesata in seguito fin dalla sua prima media.

F.R. (28 giugno 2024)


Da "SeleArte", n.7 (lug.-ago. 1953).

Da "SeleArte", n.9 (nov.-dic. 1953).
Da "SeleArte", n.13 (lug.-ago. 1963).
Il Museo e sue opere

mercoledì 6 novembre 2024

Arte Moderna in Italia 1915-1935 - Carlo L. Ragghianti, 16. FERRAZZI

 


Post precedenti:

1. 30 dicembre 2017
Presentazione di Carlo L. Ragghianti.
Criteri del Catalogo, Bibliografia generale. Comitato d'onore; Comitato esecutivo; Comitato tecnico; Comitato di consulenza nazionale; Consiglio A.T.T. di Firenze; Consiglio de “La Strozzina”;  organizzatori percorso museografico; segreterie; fornitori dell'esposizione.
2. 31 dicembre 2017
Criteri assegnazione schede critiche; criteri per la consultazione del Catalogo e quelli distintivi di questa rievocazione.
Artisti: ALCIATI, Nino BARTOLETTI, Pasquarosa BARTOLETTI, BIASI, BONZAGNI, BOSIA, BUCCI, CHECCHI, COSTETTI, FERRO.
3. 28 febbraio 2018
Artisti: GALIZZI, GEMITO, GRAZIOSI, Piero MARUSSIG, OPPI, PENAGINI, PRENCIPE, SPADINI, WILDT.
4. 25 marzo 2018
Artisti: BACCI, DUDREVILLE, GOLA, MAGRI, PARESCE, RAMBELLI, BARTOLI NATINGUERRA, GUIDI.
5. 15 aprile 2018 Artista: BARTOLINI.
6. 4 maggio 2018
Artisti: SAVINIO, TROMBADORI, MONACHESI, FONTANA, MUNARI, FRANCALANCIA.
7. 3 luglio 2018
Artisti: FURLOTTI, METELLI, BARBIERI, BROGGINI, CAGLI, CAPOGROSSI.
8Artisti: CESETTI, FAZZINI, GENNI WEIGMANN, GENTILINI, GUTTUSO.
9. 16 settembre 2018 Artisti: Edita e Mario BROGLIO.
10.  20 novembre 2018 (1 parte), 5 dicembre 2018 (2 parte).
Artisti: LEVI, MAFAI, RAPHAEL MAFAI.
11. 28 dicembre 2018. Artisti: Quinto MARTINI, MANZU'.
12. 21 gennaio 2019. Artisti: MUCCHI, SASSU.
13.  16 luglio 2020.  Artista: BOCCIONI.
17. 17 dicembre 2022. Artista: MELLI
19. 19 settembre 2024. Artista: CAMPIGLI
20. 5 giugno 2023. Artista: CARRA'
21. 8 agosto 2022. Artista: DE CHIRICO


lunedì 4 novembre 2024

NO ALLE ARMI, NO AGLI ARMATI oggi, domani, sempre

 Gli uomini armati, le armi sono da sempre al servizio del potere, del privilegio economico e sociale.

Le armi vengono usate contro chi dissente, stato o persona.

constatava giustamente il filosofo di Koenigsberg.

giovedì 31 ottobre 2024

Il processo di Paolo Veronese.

Mi sembra opportuno riproporre la vicenda di oscurantismo clericale che portò in processo un pittore a causa di sue interpretazioni su dettagli del dipinto Cena in casa di Levi (Venezia, Accademia). Si tratta di una sorta di “divertissement” di C.L. Ragghianti ispirato dalla recente pubblicazione della monografia P.V. La cena in casa di Levi (Pizzi, Milano 1952) dell'amico Giuseppe Delogu.

Lo scritto di C.L.R., anonimo come d'uso in “seleArte”, non fu inserito nella Bibliografia degli scritti (U.I.A., Firenze 1990); è però registrato in quella del monumentale P.V. L'opera completa (Alfieri, Venezia S.i.a.p. ma 1976) di Terisio Pignatti.

Nonostante che su Internet abbia riscontrato che questo 

episodio della vita dell'artista è stato più volte indagato, anche abbastanza di recente, ritengo che la vicenda narrata da C.L.R. – di larga risonanza allora, di certo indagato ma non citato – abbia il suo spazio di rinnovata conoscenza.

Alle pagine di “seleArte” (n.5, 1953) aggiungo alcuni dettagli del dipinto, compreso un colore nella rivista f.t. Riproduco anche la scheda citata dal vol. del Pignatti, un ritratto e un autoritratto di Paolo Veronese e tre disegni di cui, sul retro della fotografia, C.L.R. ha apposto note manoscritte di precisazione o di attribuzione. Concludo con la riproduzione di un particolare da una Cena del pittore: si tratta di una xilografia dall' “Emporio pittoresco” del 1875 (p.59).

F.R. (30 settembre 2024)



Da "SeleArte" n.5, mar.-apr. 1953.