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domenica 21 maggio 2017

Ragghianti docente 3 - Dall'Università alla Scuola

La coscienziosità con cui Carlo L. Ragghianti considerava il proprio lavoro di docente universitario è, ed è stata, ben nota ai suoi ex allievi e ai collaboratori che via via l'hanno assistito in questa funzione sociale altamente qualificata e, per chi ha il senso del dovere, di grande responsabilità. Ovviamente i testimoni diretti sono sempre meno e sempre più anziani.
Di conseguenza per rendere noti i fatti restano quasi soltanto le attestazioni già espresse ed i documenti inerenti le singole situazioni educative. Però anche di queste situazioni formative le carte e gli atti presentano certe difficoltà ad essere individuati e poi reperiti.
Da parte nostra, cioè degli “allievi” familiari, su “SeleArte”, IV serie, abbiamo già pubblicato due antologie di lettere, comunicazioni, raccomandazioni didattiche e scientifiche nelle quali Ragghianti indirizzava le ricerche degli “scholari” e dei collaboratori. Si tratta di Magisterio di R. (fasc. n. 21, pp. 27-30) e Professorialità (fasc. n. 24, pp. 2-49). Quindi questo lungo post rappresenta di fatto il nostro terzo contributo specifico circa Ragghianti docente. Abbiamo anche intenzione di proseguire questa serie con la pubblicazione di altri documenti di analogo impegno pedagogico e “professionale”.
In questo post si intende riproporre una ricerca (con risvolti sociologici inediti: si ricordi che soltanto da pochi anni erano stati tradotti i Rapporti del Dr. Kinsey ed altre simili “novità” per l'Italia) originale per metodologia e 
contenuti, rivolta a conoscere il livello culturale degli allievi che seguivano i corsi di esame onde “conoscere i singoli studenti e ad incontrare realmente le loro necessità ed esigenze differenziate e scalate, assicurando da parte dei docenti e degli assistenti un contributo il più possibile effettivo e stabile alla formazione dei giovani, e adeguando metodi e contenuti dell'insegnamento e dell'esperienza di studi alle diverse capacità e condizioni individuali”.
Questa esperienza fu pubblicata in volume (reperibile – temo – soltanto in alcune biblioteche nelle quali si potranno verificare le interessantissime risposte ai questionari con le relative analisi ed i commenti, pp. 35-147 del volume) dalle Edizioni di Comunità nel 1961 col titolo “Dall'Università alla Scuola”.
Dal libro, concepito da Ragghianti e curato con la collaborazione di Giuliana Nannicini Canale (laureata con Marangoni, che insieme ad altre colleghe costituì il primo nucleo dell'Istituto pisano rifondato nel 1949) estrapoliamo i Questionari (Generale e Speciale) ed altri brani puntuali od esplicativi.
Sull'argomento riproduciamo anche una lettera del 1971, nella quale C.L.Ragghianti ricorda i Questionari e ne ribadisce l'utilità didattica e culturale dando “orientamenti e indicazioni utili” alla giovane studentessa Olga Visentini, figlia di Bruno che R. conobbe prima della guerra durante il suo proselitismo antifascista clandestino.



P.S. - Preparando la recensione al volume Giovanni Pieraccini arte e politica ho trovato in Archivio una lettera di Ragghianti all'allora direttore dell' "Avanti!" alla quale si allegava la rettifica da pubblicare sul quotidiano del PSI. Questa "lettera al direttore" contestava la recensione disiorientante e distorcente sui significati e gli intenti del sondaggio analizzato nel volume Dalla Università alla Scuola. La pubblico qui perché si tratta di un'azione
emblematica nei confronti di C.L.R. : o silenzio (damnatio memoriae) o "cauta" ma massacrante aggressione. Poi, in effetti, essere incompresi, essere vittime di "fuoco amico" non è e non fu soltanto deludente, fu riprovevole anche perché avvenuto in sede amica e perciò rappresentativo di un tipico, ennesimo attacco da parte di sedicenti compagni caudatari del futuro "Podesta" di Roma (così lo chiamava Ragghianti).




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